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Un incipit al giorno: Stephen Chbosky, Ragazzo da parete

Un incipit al giorno: Stephen Chbosky, Ragazzo da parete

25 Agosto 1991,
Caro amico,
ho deciso di scriverti perché le ho sentito dire che sei uno che ascolta e che capisce, e perché non hai cercato di portarti a letto quella persona, alla festa, anche se avresti potuto. Ti prego, non cercare di scoprire chi è lei perché poi arriveresti a me, e io non voglio. Usero’ dei nomi diversi o generici, per non farti capire chi sono. È per questo motivo che non ho incluso un indirizzo a cui rispondere. Le mie intenzioni non sono cattive. Sul serio.
Ho soltanto bisogno di sapere che là fuori c’è qualcuno che ascolta e che capisce, e non cerca di portarsi a letto le persone, anche se potrebbe. Ho bisogno di sapere che esiste gente così.
E credo che tu, più di tutti gli altri, riuscirai a comprendere.

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