Rebecca Ross, Sorelle di spada e incanto

Il rapporto tra sorelle è speciale. Nulla può distruggerlo, neanche la distanza, gli anni, o… un’accusa di omicidio. Evande aspetta da tempo il momento in cui la sorella maggiore Alcyon, che da otto anni ha lasciato la famiglia per unirsi all’esercito della regina, tornerà alla tenuta, ma il loro incontro non avviene come sperato, in grande onore e davanti agli occhi di tutta la famiglia: Alcyon
è accusata dell’omicidio del figlio del comandante, ed è riuscita solo a vedere la sorella di nascosto per qualche momento prima di essere arrestata. Legata alla sorella e credendo in lei, Evande si offre volontaria per scontare parte dei quindici anni di pena destinati alla sorella, finendo involontariamente ad essere parte di un grande schema magico, complesso e molto più grande di lei.
Divinità, talismani, magia: “Sorelle di spada e incanto” è tutto questo, ma non solo.

A colpirmi di più non sono stati infatti gli elementi magici di questo fantasy, ma il legame tra sorelle, vero protagonista di questa storia. Il rapporto tra Evande e Alcyon – reso ancora più interessante dall’alternarsi dei punti di vista delle sorelle – è forte, contano l’una sull’altra nonostante l’invidia che i successi dell’altra possono portare, non smettono di ammirarsi a vicenda e affrontano insieme tutte le sfide che il loro mondo le pone davanti: un vero legame più forte dell’acciaio.

Giada Niccolai