Silvia Vecchini e Sualzo, Le parole possono tutto

“La forma della lettera Nun ricorda il piegarsi, il cadere. Indica la capacità di trovare significato nella vita anche nei momenti più difficili”

“Le parole possono tutto” è un graphic novel scritto da Silvia Vecchini ed illustrato da Sualzo. La protagonista, Sara, va sullo skate, dipinge graffiti e nasconde il taglio che ha sull’occhio sinistro con un ciuffo di capelli. È nel bel mezzo di un periodo difficile, ritrovandosi bombardata da mille dilemmi: l’incidente e la separazione dei suoi genitori le invadono i pensieri, per non parlare della rottura con la sua migliore amica. Nonostante questo, cerca di liberarsi e staccarsi da tutto, cerca un posto dove potersi rifugiare, dove poter superare i propri limiti, dove capire la sua vera identità… Cerca semplicemente un posto.

L’ Altrove.

Questo libro è uno dei pochi che mi ha fatto seriamente riflettere su argomenti mai presi in considerazione. Considerando la chiarezza delle illustrazioni dei dialoghi sembrerebbe una storia qualsiasi di una ragazzina qualsiasi. Ma non è così, almeno per me. C’è qualcosa che va più in profondità, che ti prende, ti illumina spronandoti e facendoti arrivare a conclusioni del tutto radicali e personali. Le emozioni prendono una forma inaspettata in ogni ragazzo, senza riuscire ad essere espresse e talvolta comprese. Conoscendo cosa si prova essendo adolescente, comprendo perfettamente il desiderio di doversi costantemente esprimere e liberare da ogni singola emozione, per questo non è facile chiedere o trovare un aiuto; anche se proviamo a cercarlo nelle persone a cui vogliamo bene e ne abbiamo urgentemente bisogno.