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I nostri autori: Fabio Geda

I nostri autori: Fabio Geda

BIO (fonte www.wikipedia.it)

Fabio Geda (Torino,1972) è uno scrittore italiano. Vive a Torino. Collabora con La Stampa e altri quotidiani e settimanali, con la Scuola Holden e con il Salone del libro di Torino.

Frequenta il Liceo Scientifico Marie Curie di Grugliasco e si laurea a Torino in Scienze della Comunicazione con una tesi sul marketing delle aree protette. Da sempre impegnato nel sociale, durante l’università presta servizio come educatore a San Salvario, uno dei quartieri storici dell’immigrazione torinese, esperienza che lo porterà, una volta laureato, a scegliere di non cercare lavoro nel mondo della comunicazione d’impresa, ma di dedicarsi all’educazione e alla marginalità. Comincia così a occuparsi a tempo pieno di disagio minorile e per dieci anni (gennaio 2000 – dicembre 2009) lavora come educatore presso una delle comunità alloggio per minori gestite dalla Cooperativa Valpiana.

Da sempre appassionato di ogni forma di narrazione (dal cinema alla letteratura, dalla fotografia alla musica) esordisce nel 2007 con il romanzo “Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani” edito dalla casa editrice Instar libri e tradotto in Francia[1], in Romania[2] e in Germania. Il romanzo viene selezionato per il Premio Strega, presentato da Valeria Parrella e Diego De Silva[3]. Il libro si aggiudica diversi premi come migliore opera prima tra cui il premio per il Migliore Esordio 2007 secondo la redazione della trasmissione radiofonica Fahrenheit[4]. “Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani” racconta la storia di un ragazzino romeno che gira l’Europa in cerca di suo nonno Viorel, che lavora come attore di strada.

A ottobre del 2008 esce il secondo romanzo: “L’esatta sequenza dei gesti” (Instar Libri) che vince, tra gli altri, il Premio Grinzane Cavour[5]. Ambientato in una comunità alloggio per minori, pur non essendo autobiografico, è un romanzo nel quale Geda racconta la propria esperienza educativa. I protagonisti sono Marta e Corrado, due adolescenti con famiglie fragili alle spalle, ed Elena e Ascanio, due educatori che lavorano nella comunità e che non perdono occasione per interrogarsi sul senso profondo del loro lavoro.

Ad aprile del 2010, pubblicato dalla Baldini & Castoldi, esce “Nel mare ci sono i coccodrilli, che racconta la storia vera di Enaiatollah Akbari, un giovane fuggito ancora bambino dall’Afghanistan e approdato, dopo un lungo e drammatico viaggio, a Torino, dove ha ottenuto asilo politico. Il libro è stato tradotto in oltre 30 paesi. Ne sono stati tratti diversi spettacoli teatrali tra cui quello con Paolo Briguglia, autore anche dell’audiolibro edito da Emons. Il libro ha subito un enorme successo in Italia, affermandosi soprattutto nelle scuole dove è diventato una specie di classico contemporaneo usato dagli insegnanti per parlare agli studenti di immigrazione, rispetto e identità.

Nel 2011 esce “L’estate alla fine del secolo” storia di Simone Coiffman, un anziano ebreo, e del suo incontro con il nipote.

Nel 2012 scrive insieme a Marco Magnone la sceneggiatura di “AAA – Il diario fantastico di Alessandro Antonelli Architetto”, fumetto disegnato da Ilaria Urbinati e pubblicato da Espress Edizioni.

Suo è anche un piccolo, ma denso racconto sull’esperienza di un insegnante in carcere, “La bellezza nonostante”, edito da Transeuropa, trasformato in spettacolo dalla compagnia torinese Assemblea Teatro.

A maggio del 2014 per Einaudi esce “Se la vita che salvi è la tua”.

BIBLIOGRAFIA:

Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani – 2007, Instar libri – 2009, Feltrinelli

L’esatta sequenza dei gesti – 2008, Instar libri

Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2010

L’estate alla fine del secolo – 2011, Baldini Castoldi Dalai editore

Se la vita che salvi è la tua – 2014 Einaudi

 

https://www.facebook.com/fabiogeda

https://twitter.com/fabiogeda

 

RECENSIONI SU WWW.QUALCUNOCONCUICORRERE.ORG:

http://www.qualcunoconcuicorrere.org/wordpress/fabio-geda-lestate-alla-fine-del-secolo-2/

 

FOTO tratta da www.flickr.com

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