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I lettori ci scrivono: Moony Witcher, Il lungo viaggio di Garry Hop

I lettori ci scrivono: Moony Witcher, Il lungo viaggio di Garry Hop

Questo libro, carico di emozioni e sentimenti, è uno dei migliori che io abbia mai letto. Un’unica storia ma due mondi, due amici, due nemici e una sola speranza. Questo romanzo è adatto a chi piacciono molto l’avventura e le emozioni, ma non è privo di odio, guerra e malvagità. 

Si combatte una guerra tra i popoli dei Fiderbi e dei Verroti nelle città di Bessia e Karan esclusivamente per ottenere un’isola leggiadra e libera dove a viverci è solo un vecchio. Sì, un vecchio: il più saggio e sapiente di tutti, che però non manca di esitazione e paura. La guerra sta ormai decimando la popolazione e le scorte di medicinali provenienti dall’isola finiscono. Una sola speranza è ora rimasta per i due popoli: contare su due ragazzi, o meglio, un ragazzo verroto, Garry, e una ragazza fiderba, Alina.

Due obiettivi diversi e due cuori separati ma proprio queste diversità li costringeranno a non far meno l’uno dell’altra.

 “Nella diversità c’è l’uguaglianza”

Una delle frasi più celebri del libro, che racchiude in poche parole tutto il succo del romanzo, che si dimostra fondato su questo principio e su tutto ciò che esso comporta. 

Colpi di scena, rivelazioni e sentimenti immergono il lettore nella storia e lo rendono partecipe a questa ricerca della pace e del rispetto verso la natura e il prossimo.

“Alina mostrò il suo tatuaggio: <<Questo non mi ha impedito

 di stare con Garry, che porta inciso sulla sua pelle un diverso

 marchio. Non mi ha impedito di credere in un mondo dove gli

 sconfitti sono coloro che vogliono la guerra. Siamo venuti da te

 pensando al futuro […]>>. Il giovane Hop si asciugò il viso, e

 riprese […]: << Ogni dolore si può sconfiggere con la purezza 

del pensiero. Dove si toccano le nuvole, là si può vedere la 

verità degli sguardi. Usa mani e cuore, solo così sentirai la

 voce di fiori e foglie.”

Questo qui è uno dei miei passaggi preferiti e mira alla sensibilità del lettore raccontando un’idea di diversità che secondo i protagonisti non impedisce sogni, desideri, soddisfazioni e risultati. È criticata la guerra ed è definita una sconfitta per chi la desidera. È incoraggiata l’apertura della mente e del cuore rendendo magico questo pezzettino di racconto che fa riflettere tutti. Qui Alina specifica come il viaggio insieme a Garry è iniziato pensando al futuro e ad una possibile soluzione per far terminare una guerra insensata che sta durando anni e che sta sterminato troppe persone senza una vera causa. Inoltre convince chi legge a proseguire in una lettura instancabile, per capire come ciò verrà narrato nel susseguirsi della storia.

Questa storia dimostra che tutti possono fare tutto, con i loro tempi e con le proprie capacità: ma se una persona si pone un obiettivo, questo avrà la precedenza su tutto.

Io, personalmente, ringrazio l’autrice per aver regalato a noi ragazzi il piacere di una lettura capace di entusiasmare chi legge questo libro e di immergerlo in un mondo “diverso ma uguale” che non smetterà mai di meravigliare.

Davide Carraro

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