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Stephen King, Misery

Stephen King, Misery

Paul Sheldon è uno scrittore di romanzi di successo, fuma troppo, ha divorziato due volte.
Questa è la sua vita, o almeno lo è stata fino al momento in cui non si è svegliato a Sinewinder, Colorado, in un letto sconosciuto, nella casa di quella che ama definirsi “la sua ammiratrice numero uno”.
Annie Wilkes, la sua salvatrice, un’ex-infermiera che è riuscita miracolosamente ad estrarlo dalla sua macchina rovesciata, finita fuori strada.
Paul si ricorda qualcosa, sa che dopo aver appena completato la stesura di “Bolidi”, il suo ultimo grande romanzo, ha deciso di andare verso Ovest senza una meta precisa, senza accorgersi di aver probabilmente bevuto un po’ troppo…
Inizialmente solo buio, accompagnato da qualche rumore incomprensibile.
Poi la bocca di Annie Wilkes sopra la sua, il suo respiro soffocante e opprimente che entra inevitabilmente dentro di lui, riempiendo ogni singola parte del suo corpo.
Poi solo aria buona, pulita che libera i suoi polmoni da quel respiro così denso e terribile.
Poi nebbia, seguita nuovamente da un buio sempre più fitto.
Poi è arrivato anche il dolore.
“Il dolore non era intermittente, quella era la lezione del sogno che era in realtà un ricordo.
Era solo un’illusione che il dolore andasse e venisse.
Il dolore era come il pilone, talvolta immerso e talvolta visibile, ma sempre presente.”
Annie, è la luna che può decidere se portare la marea sul suo pilone, che adesso sono diventati due: le sue gambe spezzate.
Paul immediatamente comprende che è solo lei ad avere in mano la carta vincente sulla sua vita, che lui ha assolutamente bisogno di quella marea e che per ultima cosa, forse la più terrificante, Annie Wilkes è inequivocabilmente pazza.
Affetta da una grave psicosi, odiata da tutti, non gli può perdonare la morte di Misery Chastain, l’eroina dei suoi libri, nel suo ultimo romanzo.
Misery è il personaggio senza il quale Paul non sarebbe diventato ciò che è, ma che lui stesso odia profondamente.
Così, senza rendersene in fondo pienamente conto, bloccato su una sedia a rotelle e chiuso a chiave in una stanza, si ritroverà davanti una macchina da scrivere e zero possibilità di scelta.
Paul dovrà a tutti i costi resuscitare la sua odiata protagonista, continuando a svegliarsi ogni giorno con la consapevolezza che se lui vivrà, dovrà farlo anche Misery.
Un libro inquietante, ma affascinante allo stesso tempo, in grado di far scivolare la mente di chi legge nel profondo di quella dei personaggi, coinvolgendo e mostrando fino a quali limiti può spingersi un essere umano.

Bianca Santoro

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