Stuart Turton, Le sette morti di Evelyn Hardcastle
Dopo diciannove anni Blackheath House viene riaperta agli ospiti, per l’occasione Lord Peter e Lady Helena Hardcastle organizzano un ballo in maschera, ma un tragico evento accade durante i festeggiamenti, la morte di Evelyn, la figlia degli Hardcastle.
Aiden Bishop per qualche motivo si trova a quella festa e sarà lui a cercare di arrivare in fondo al mistero, ma non come un qualunque detective, bensì nelle vesti degli ospiti. Ogni sera l’omicidio si ripeterà finché egli non riuscirà a risolverlo, ma Aiden ogni giorno si sveglia nel corpo di una persona diversa e qualcuno non vuole farlo fuggire da quella casa.
Questo è il primo romanzo di Turton e l’ho trovato assolutamente geniale, uno di quei libri da cui non riesci ad allontanarti; ne avevo tanto sentito parlare e mi ritrovo d’accordo con tutti coloro che lo descrivono come un libro da capogiro, che fa impazzire il lettore; star dietro all’autore all’inizio si rivela complicato per la quantità di nomi ed eventi, ma nel momento in cui si entra nel meccanismo non se ne esce più; un giallo completamente fuori dai canoni che consiglio a tutti, sono sicura che non ve ne pentirete.
Carlotta Baldi Papini
Stuart Turton, Le sette morti di Evelyn Hardcastle, traduzione di Federica Oddera, Neri Pozza, 2019, pp. 526, €18 (ebook 9,99)