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Un incipit al giorno: Graham Marks, Tokyo

Un incipit al giorno: Graham Marks, Tokyo

Nel sogno di Adam aveva iniziato a squillare un telefono. Era un rumore insistente, lontano e fastidioso, che innervosiva e spazientiva l’Adam del sogno, e lo rendeva nervoso perché il ragazzo sapeva che avrebbe dovuto fare qualcosa, ma non ci riusciva. Era un suono strano, angosciante, di pessima qualità… e poi Adam si svegliò, strappato a quel sogno dal silenzio che era calato appena qualcuno in camera dei suoi aveva alzato la cornetta. Nella quiete della notte, che sembrava amplificare anche il più piccolo rumore, Adam riuscì a sentire delle voci attutite e poi, all’improvviso, una lama di luce apparve sotto la porta della sua stanza.

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