Gabriele Clima, I guerrieri dell’arcobaleno

Greenpeace oggi è un organizzazione non governativa ambientalista e pacifista che tutti conoscono, ma vi siete mai chiesti come è nata? Questo libro parla della nascita della Greenpeace, ma vista dal punto di vista di Tim. Tim è nato a Vancouver, ha 13 anni, ma non va più a scuola, aiuta il padre, con cui vive, al cantiere navale. Un giorno a Vancouver arriva un gruppo di ragazzi, con i capelli lunghi. I predicatori, li chiamano in paese; Tim è incuriosito dai nuovi arrivati e decide di andare all’Unitarian, dove si ritrovano ogni sera, per conoscerli meglio. Lì sente parlare per la prima volta di ambiente, di cambiamenti climatici, di cambiare il mondo, di partire con una barca (la Phyllis Cormack) e andare ad Amchitka, dove fermare un’esplosione nucleare. Tim rimane stupefatto da queste parole e decide che partirà anche lui, ma i predicatori gli dicono che è troppo giovane per farlo, perciò si imbarca senza farsi vedere; inizia cosi la sua prima grande avventura accompagnato dal suo libro preferito (Il signore degli anelli) e da una coperta (perché nello stretto di Bering in inverno fa molto freddo). Al ritorno da questa avventura la reazione del padre sarà inaspettata e poi cosa succederà con i predicatori?

Il libro mi è piaciuto molto perché parla di ambiente, cambiamenti climatici e del sogno di un mondo non inquinato (argomenti molto attuali e che riguardano ognuno di noi). Inoltre mi ha fatto subito venire in mente una domanda: quanto siamo davvero pronti a rischiare per realizzare i nostri sogni e per il nostro futuro? Tim è molto coraggioso ed è pronto a rischiare tutto per salvare qualcosa che gli altri pensano che non lo riguardino. Mi ha fatto piacere leggere di Tim, mi ha fatto capire che non bisogna arrendersi mai, che bisogna lottare fin da giovani per il nostro futuro e che per fermare davvero il cambiamento climatico dobbiamo essere coraggiosi, dobbiamo tutti essere un po’ Tim.

Rita Ferri