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L’incipit della settimana: Gary D. Schmidt, Cercando Juno

L’incipit della settimana: Gary D. Schmidt, Cercando Juno

  • -Prima che acconsentiate a prendere Joseph con voi, – disse la signora Stroud – è bene che sappiate un paio di cose –. Tirò fuori un fascicolo del dipartimento della Salute e dei Servizi Umani dello Stato del Maine e lo appoggiò sul tavolo della cucina.
    Mia madre guardò a lungo me, e poi mio padre.
    Lui mi mise una mano sulla schiena. – Anche Jack deve sapere dell’impegno che stiamo prendendo, tanto quanto noi – disse. E mi guardò. – Tu più di tutti, forse.
    Mia madre annuì e la signora Stroud aprì il fascicolo.
    Ecco cosa ci disse.
    Due mesi prima, quando Joseph era al riformatorio di Adams Lake, un ragazzino gli aveva passato della robaccia nel bagno dei maschi. Lui si era chiuso in uno dei gabinetti e l’aveva inghiottita.
    Era ormai sparito da un bel pezzo quando la sua insegnante decise di andare a cercarlo.
    Quando lo trovò, lui si mise a urlare.
    Lei gli ordinò di uscire subito da quel gabinetto.
    Lui si rimise a urlare.
    Lei gli ordinò di uscire subito da quel gabinetto se non voleva passare un guaio ancora più grosso.Lui obbedì.
    Poi cercò di ammazzarla.
    Lo spedirono al riformatorio di Stone Mountain, nonostante avesse fatto quello che aveva fatto soltanto perché un ragazzino gli aveva passato della robaccia che lui aveva mandato giù. Questo, tuttavia, era un dettaglio di poco conto. Finì a Stone Mountain lo stesso.
    Si rifiutava di parlare di quello che gli era capitato là dentro. Da quando era uscito da Stone Mountain, però, non si metteva addosso più niente di arancione.
    Nessuno poteva stargli alle spalle.
    Nessuno poteva toccarlo.
    Non entrava nelle stanze troppo piccole.
    E si rifiutava di mangiare le pesche sciroppate.
    – Non impazzisce neppure per il polpettone – disse la signora Stroud richiudendo il fascicolo del dipartimento della Salute e dei Servizi Umani dello Stato del Maine.
    – Le pesche sciroppate di mia madre, le mangerà. Altroché! – dissi io.
    La signora Stroud sorrise. – Vedremo – disse. Poi mi prese la mano. – Jack, i tuoi genitori lo sanno già e dovresti saperlo pure tu. C’è un’altra cosa che riguarda Joseph.
    – Cosa? – dissi io.
    – Ha una figlia.

    Gary D. Schmidt, Cercando Juno, traduzione di Maurizio Bartocci, Piemme, 2017, pp. 168, €12.

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