Stephen e Owen King, Sleeping Beauties

Il romanzo del celebre Stephen King e del suo terzo figlio, Owen King, è ambientato in una cittadina Americana chiamata Dooling in cui è presente un penitenziario esclusivamente femminile che ospita spacciatrici, ladre e assassine.
È proprio qui che comincia a diffondersi una terribile epidemia, la stessa che coinvolgerà poco a poco l’intero continente americano, l’aurora.
L’epidemia coinvolge solamente le donne, che cadono improvvisamente in un sonno eterno venendo avvolte da un bozzolo ceroso che circonda il volto e chiunque provi a svegliarle si troverà davanti ad una terribile sventura, la morte.
Quando il bozzolo viene aperto, infatti, nella donna che si risveglia nasce un brutale istinto omicida…
Rimangono così solo gli uomini di cui emergono conseguentemente i lati negativi, nel romanzo si sottolinea il bisogno della figura femminile nella società e la sua importanza nel prendere decisioni e mantenere un equilibrio che va sempre più scomparendo.
Nonostante l’essenza della storia mi sia piaciuta il romanzo in sé non mi ha conquistata a tal punto da poterlo definire un vero romanzo di Stephen King, del suo carattere infatti ho potuto ritrovare ben poco se non gli infiniti ed innumerevoli personaggi (che si fa fatica a seguire) e l’atmosfera surreale che riesce a trasmettere, seppur in alcune parti mi sia sembrata un’esagerazione che peccava di credibilità all’interno della storia.

Viola Conti

Stephen e Owen King, Sleeping beauties, traduzione di G. Arduino, Sperling & Kupfer, 2017, pp. 672, €21,90.