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Un incipit al giorno: Matthew Quick: Perdonami, Leonard Peacock

Un incipit al giorno: Matthew Quick: Perdonami, Leonard Peacock

La P-38 nazista della Seconda guerra mondiale ha un che di comico qui sul tavolo della colazione accanto alla scodella dei cereali. Sembra uno strano oggetto anacronistico, un affare steampunk. Però se guardi bene, appena sopra il calcio, c’è una piccolissima svastica sormontata da un’aquila e quel simbolo è vero come l’inferno.
Faccio una foto col mio iPhone e penso che quell’immagine potrebbe essere ritenuta una prova ma anche arte contemporanea.
Poi riguardo la foto sul minischermo e mi viene da ridere perché l’arte contemporanea è una tale stronzata.
Voglio dire, una scodella di fiocchi d’avena con accanto una P-38 messa lì come un cucchiaio – questa natura morta, fotografata, potrebbe essere considerata arte contemporanea, giusto?
Stronzate.
Però è anche divertente.
Ho visto di peggio in mostra in certi musei, tipo una tela completamente bianca attraversata da una singola pennellata rossa.
Una volta ho parlato a Herr Silverman1 di quel quadro con la riga rossa dicendo che avrei potuto farlo anch’io a occhi chiusi, e lui mi ha risposto con quella sua voce imperturbabile: «Ma non l’hai fatto».
Devo ammettere che è stata una gran bella risposta, semplice ma efficace, perché vera.
Ci sono rimasto di merda.
E quindi adesso sono qui a fare un po’ di arte contemporanea prima di morire.

 

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