Un incipit al giorno: Ransom Riggs, Hollow city
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Remammo fuori dal porto, oltre le chiglie arrugginite delle barche che beccheggiavano, oltre file di uccelli marini silenziosi come giurati, appollaiati su quel che restava delle banchine sommerse e incrostate di molluschi, oltre pescatori che al nostro passaggio lasciavano cadere le reti e ci fissavano immobili, chiedendosi se fossimo reali oppure frutto della loro immaginazione; una sfilata di fantasmi venuti dall’acqua, o di esseri che presto lo sarebbero diventati. eravamo dieci ragazzi e un uccello a bordo di tre piccole imbarcazioni instabili, remavamo con placida energia verso il mare aperto, mentre l’unico porto sicuro nel raggio di miglia svaniva lentamente alle nostre spalle, magico e roccioso nella luce blu e oro dell’alba. La nostra meta, la costa frastagliata del Galles, si trovava da qualche parte di fronte a noi, ma era a malapena visibile, una macchia scura annidata nell’orizzonte lontano.