Annelise Heurtier, L’età dei sogni
“Cara Grace, non so se un giorno ti rivedrò, e spero che accorgendoti che la lettera proviene da me non la butterai via…”
Molly
Questa non è una storia d’amicizia, cuori infranti e amore, questa è la storia della giustizia e della verità. Il libro è diviso in due parti distinte: una è la parte della paura, rappresentata da Grace, ragazza bianca, popolare, piena di amici e felicità, la cui mente è immune dai pensieri del conformismo, ma ha la paura di esprimersi con la conseguenza di essere giudicata.
L’altra parte, invece, è quella della speranza, rappresentata da Molly, ragazza afroamericana, discriminata per il colore della sua pelle, scioccata dal mondo, ma fiduciosa del futuro che l’aspetta.
Molly però non è come tutti gli altri: lei fa parte dei nove studenti neri ammessi ad una scuola di bianchi, la “Little Rock High”.
Da qui tutta la cattiveria del popolo americano, nei confronti delle persone di colore, viene fuori nei modi più orribili.
Nella semplicità di questo libro di sole 160 pagine, viene raccontato un mondo crudele, con gli occhi annebbiati dalla paura della diversità.
Lavinia Santoro
Annelise Heurtier, L’età dei sogni, traduzione di Ilaria Piperno, Gallucci, 2018, pp.160, €12.90