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Antonio Ferrara, Ero cattivo

Antonio Ferrara, Ero cattivo

Questo libro me l’hanno regalato i miei genitori ma io l’ho letto due anni dopo, perché il titolo mi faceva un po’ paura.

Il romanzo è “ Ero cattivo”, scritto da Antonio Ferrara;  ho avuto la fortuna di incontrarlo e di farmi autografare questo libro che lui stesso definisce “ tosto”.

Angelo fa la terza media e tutti da sempre lo considerano cattivo perché fa brutti scherzi ed è violento. Un giorno esagera e la sua professoressa d’inglese si spaventa così tanto, per uno scherzo fatto da lui, che muore a causa di un infarto.

Angelo viene mandato in una casa d’ accoglienza, in campagna, gestita da Padre Costantino, che è molto diverso dagli altri adulti: non brontola mai e non alza mai la voce se fai qualcosa che non dovevi fare.

In quella casa abitano altri tre ragazzi: Nicola, che è lì perché è stato un alcolista, Leo perché ha rubato e Mara, che è stata violentata ed è rimasta incinta a solo 15 anni.

Chissà da chi?

Tutti hanno in comune, comunque, il fatto che non si sentono accettati dagli altri adulti.

Padre Costantino insegna in modo diverso e dice che ogni ragazzo ha un obiettivo da raggiungere per vivere bene. Leo desidera diventare un musicista, Nicola vuole diventare uno chef, Mara sogna di nuotare in mezzo agli squali e Angelo desidera avere un cane.

Al prete piace disegnare, infatti fa ritratti ai ragazzi: non li disegna come sono ora, ma li disegna come se li immagina da grandi una volta raggiunta la felicità.

Quello che mi ha colpito più di tutto è il “ruolo” che gioca la Bibbia, che si trova sopra un tavolino nella stanza di Angelo. Tutte le volte che il ragazzo fa cadere la Bibbia si apre sempre nella stessa pagina dove c’è scritto “ Beati gli ultimi, che saranno primi”. Andando avanti nella lettura si capirà il perché…….!

Chissà se Angelo riuscirà ad avere un cane……! Chissà se riuscirà a diventare buono……! Chissà se riuscirà a dimenticare il passato…..! Chissà……..!

Si scoprirà solo leggendo.

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Di sicuro Angelo è un ragazzo che non si sente amato dai suoi genitori :

“ QUALCHE VOLTA ARRIVAVO A CASA TARDI….. E COSÌ IL SABATO E LE DOMENICHE LI PASSAVO IN CASA COME SE FOSSI INVISIBILE, COME UN’OMBRA, SENZA NESSUNO CHE NOTASSE SE C’ERO O SE NON C’ERO, SE ERO FELICE O SE LE COSE ANDAVANO BENE O MALE. SE MIO PADRE ERA NERVOSO ALLORA LE PRENDEVO!”

Secondo me Angelo dietro la sua corazza da ragazzo duro nasconde tanto amore e affetto.

“ Nessuno nasce né cattivo né delinquente, la gente nasce tutta uguale e sono solamente gli altri che trattando male ti guastano il sangue” (Padre Costantino)

Giorgia Gerlotti

Antonio Ferrara, Ero cattivo, San Paolo, 2012 (Premio Andersen)

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