Chandler Baker, Questa non è la fine

Quante volte nella nostra vita il ricordo del passato ci ha attirati a tal punto da rendere difficile affrontare il presente, quante volte guardando indietro abbiamo visto una vita perfetta che il nostro futuro non sembrava più pronto a darci ? Ma quante volte abbiamo avuto il coraggio di vedere che quel passato a cui ci aggrappavamo con tutte le nostre forze era in realtà una pura, effimera illusione?

La passata vita di Lake, una ragazza di 17 anni, era perfetta, con un fidanzato ideale e una migliore amica unica, un trio inseparabile e semplicemente stupendo. Ma questo era prima, prima dell’incidente d’auto nel quale i due avevano perso la vita. Prima che Lake si ritrovasse da sola ad affrontare il mondo che in tre era sempre sembrato un po’ più leggero. Prima che la ragazza si trovasse costretta a scegliere chi dei due riportare in vita, grazie a una nuova tecnologia medica che consente di far vivere nuovamente una sola persona deceduta a scelta, scelta che può essere effettuata una sola volta nella vita, il giorno del compimento dei 18 anni. Mancano pochi giorni al diciottesimo compleanno di Lake quando la giovane vede crollare davanti ai suoi occhi tutte le sue certezze con la morte delle due persone più importanti della sua vita. La scelta è per lei impossibile, non ha assolutamente intenzione di decidere chi riportare in vita e chi perdere per sempre tra il bellissimo e simpatico ragazzo che la amava alla follia e la saggia e riflessiva migliore amica . Erano un trio e solo così funzionavano, o almeno così pensava. Inoltre la sua già impossibile scelta grava ancora di più sulla sua coscienza poiché tempo prima la ragazza aveva già promesso la sua possibilità di resurrezione a qualcuno che però è ancora in vita e che non sembra meritarla.
Quella che Lake si trova a vivere è una improvvisa nuova realtà, che mai avrebbe potuto aspettarsi e che infrange ogni certezza della sua vita lasciandola in balia di una scelta, una scelta che proprio come le correnti del mare sembra volerla trascinare continuamente in direzioni opposte, lasciandola senza fiato. La sua ancora di salvezza sembra essere inaspettatamente rappresentata da una nuova figura che entra a far parte della sua vita, un ragazzo diverso, speciale e unico in tutti i sensi, primo fra tutti a causa di una grossa voglia rosso fragola che copre metà del suo volto: Ringo. Il ragazzo diventa per Lake l’unico in grado di trarla in salvo dalla tempesta dei suoi sentimenti, l’unico a permetterle una boccata d’ossigeno tra le correnti dei suoi pensieri. L’unico che riesce a far affrontare a Lake la realtà per quella che è, quando tutto ciò a cui la protagonista si era sempre aggrappata le si sbriciola tra le dita.

“Questa non è la fine” è un libro intenso, emozionante che permette di crescere, un libro che attraverso il percorso di Lake insegna come sia importante non rimanere legati ad un passato che rischia di trascinarci indietro senza permetterci di vivere nel presente. La lettura di questa storia insegna come il presente, ed ancora di più il futuro, sembrino più semplici se affrontati in due. Ciò che è perfetto per noi, o meglio chi è perfetto per noi, può essere l’ultima scelta di qualcun altro e Lake imparerà così come sia importante uscire dalle convenzioni di perfezione, dettate da una società che non sempre vuole il meglio per noi. Questo nuovo, meraviglioso incastro con qualcuno che combacia con noi come la tessera di un puzzle può essere talmente inaspettato da farci impiegare molto tempo per accettarlo, permettendoci poi per la prima volta di trovare la nostra perfezione nelle imperfezioni dell’altro, permettendoci di completarci a vicenda e di mostrare, proprio come in un puzzle, un’immagine bellissima. Lake dovrà scegliere di chi fidarsi, dovrà guardarsi intorno nella sua vita, persino nella sua famiglia per rendersi conto che le persone in cui aveva sempre risposto la propria fiducia non erano chi lei pensava, dovrà rendersi conto che non sempre i rapporti più duraturi sono i più sinceri e dovrà anche imparare che il dolore è in grado di snaturare l’essere umano fino alla follia, fino all’esecuzione di azioni senza cuore. Capirà perciò come sia importante prendere le redini della propria vita, non lasciarsi influenzare ma anzi fare le proprie scelte non per forza nel modo più razionale possibile ma bensì, perché no, seguendo l’infallibile intuito del nostro cuore. Del libro mi ha colpita proprio questo, la sua capacità di dare tantissimi insegnamenti, affrontando tematiche diverse che Chandler Baker riesce ad inserire all’interno di un unico, già intenso, filo narrativo mostrando come la vita reale non faccia sconti ma anzi, come quest’ultima sembri sempre mettere alla prova chi la stia vivendo.

Un libro meraviglioso, commovente e malinconico, un libro che tocca l’anima nel profondo, che attraverso le scelte di Lake fa intimamente riflettere su tutte le scelte fatte nella nostra vita. Un libro che insegna ad affrontare il dolore, talvolta anche con un sorriso stampato sul viso, un libro che spiega come, anche se può sembrarci che un portone immenso intarsiato d’oro si sia chiuso davanti a noi lasciandoci aperto solo uno spiraglio di una minuscola porticina, questa può condurre al più bel tesoro nascosto, perché non sempre ciò che è generalmente ritenuto giusto o migliore lo è davvero. L’intero racconto è poi accompagnato da una impeccabile, azzeccata colonna sonora dei Beatles che, citando Ringo, hanno una canzone perfetta per ogni situazione.
Una storia agrodolce, il racconto di un immenso dolore che riesce però ad essere mitigato dalla leggerezza della scrittura, grazie all’abilità dell’autore che riesce ad esprimere una malinconia che viene affrontata con quell’ironia tipica dell’età adolescenziale, un’ironia amara ma sincera se condivisa con chi è in grado di capirci .