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L’incipit della settimana: Elisabeth Acevedo, Poet X

L’incipit della settimana: Elisabeth Acevedo, Poet X

Venerdì, 24 agosto
Sui gradini di casa


L’estate è fatta per starsene seduti sui gradini e
siccome la scuola ricomincia tra una settimana,
Harlem si accorge che settembre è arrivato.


Squadro l’isolato che da sempre chiamo casa.
Vecchie bigotte che ciabattano in chancletas,
ciacolando in spagnolo dei Caraibi:
e lui ha fatto, e lei ha detto.


Papote che in fondo alla strada
apre a manetta l’idrante e i bambini
si divertono a passarci davanti.


Ascolto i clacson dei taxi
che sparano a palla bachata
gareggiando coi palleggi di basket.


Rido dei viejos – escluso mio padre –
che a domino vincono dando pacche sul tavolo
e gridano: Capicu!


Persino agli spacciatori del quartiere
d’estate si allarga il sorriso e si addolcisce
lo sguardo mentre adocchiano
ragazze in shorts e abitini leggeri:


«Ehi, Xiomara, perché non ti vesti così anche tu!»
«Vedi che trovi subito uno che ti sposa, cazzo!»
«Non fare come le racchie di parrocchia!»
Ignoro lo sfottò, megslio godersi questo po’ di libertà,
finché le ombre lunghe mi diranno
che Mami sta rientrando dal lavoro,


che è ora di filare in casa.”

Elisabeth Acevedo, Poet X, traduzione di Simona Mambrini e Anna Rusconi, Sperling & Kupfer 2021, pp. 368 – 16,90 € (cartaceo) – 9,99 € (ebook)

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