L’incipit della settimana: Guido Sgardoli, Anomalya

“Oh, Jaki!»
Jacques sollevò gli occhi dallo schermo dello smartphone. «Che c’è?»
«Sebastien è sparito!»
«Si sarà cacciato in qualche guaio. Che te ne frega?»
«Lo stanno cercando tutti. L’isola intera». Dominique, detto Don, era un ragazzino smilzo, la carnagione perennemente sbiadita che gli dava sempre un’aria malaticcia. Il contrario del suo amico Jacques, robusto e dall’aspetto florido. «Non dovremmo andare anche noi? In fondo è il cugino di Serge, no?»
«Che ci vada Serge, allora. Io ho da fare». Fine delle comunicazioni.
Jacques Noel, nome di battaglia Jaki, era impegnato con il suo gioco preferito, Fortnite, il cui campo di combattimento, l’isola di Battle Royale, somigliava vagamente a Bréhat.
Don rimase ancora qualche istante appoggiato al cancelletto di legno sotto l’ombra del glicine, il cui profumo era soffocato dall’odore acre della stalla a pochi metri di distanza. Aspettava che il suo amico aggiungesse qualcosa.
Jaki, invece, se ne restava ostinatamente a testa bassa, seduto sopra un vecchio ceppo secco a smanettare sulla tastiera dello smartphone.
«Oh! E per stasera?» chiese Don, spazientito, ad un certo punto.
«Stasera cosa?» replicò Jacques senza alzare lo sguardo.
«Si fa?»
«Non lo so. Quell’idiota ci sta scombinando tutti i piani».

“I piani riguardavano ciò che i componenti della banda chiamavano l’impresa, un raid

“geniale fallito malamente qualche sera prima e riprogrammato per quella notte, che sarebbe stata senza luna. Occorreva però che l’isola fosse tranquilla e addormentata. L’idiota era Sebastien, il ragazzino che tutti stavano cercando.
«Oh! Io vado. Do una mano a Serge. Prima lo troviamo, prima si calmano le acque. Così abbiamo campo libero per stasera. Giusto?»
«Gridalo un po’ più forte, scemo».
Don voltò le spalle. Mentre si allontanava udì provenire dalle labbra dell’amico un sommesso «Fanculo».
Non capì però se fosse rivolto a lui, al gioco o all’idiota.”

Guido Sgardoli, Anomalya, Giunti, 2020, pp. 320, €14 (ebook disponibile)