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Silvia Avallone, Acciaio

Silvia Avallone, Acciaio

L’adolescenza non è un periodo facile per nessuno, il tuo corpo cambia, la voglia di fare nuove esperienze, di diventare grandi, è tanta. Si è ancora troppo piccoli per alcune cose, ma ormai troppo grandi per altre. Tutto questo è amplificato se vivi nei palazzoni di via Stalingrado a Piombino, circondato dalla malavita e dalla povertà. I giovani, senza aver mai finito la scuola, un lusso per pochi, già a quindici anni, vanno a guadagnarsi da vivere nell’acciaieria Lucchini, e non importa se è estate e tutti i tuoi coetanei sono in vacanza. L’unica via di fuga dalle fatiche della vita è la droga, e non si prospetta per nessuno un futuro migliore, tranne che per pochi eletti. È in questo ambiente che crescono Anna Sorrentino e Francesca Morganti, migliori amiche da sempre, le più belle della zona invidiate da tutti. Le ragazze passano le loro giornate estive a immaginarsi le prime serate un discoteca, a farsi guardare dai ragazzi e a mettere in mostra la loro bellezza, spesso in modo anche troppo sfacciato. Ma cosa si può nascondere dentro le quattro mura delle abitazioni di due adolescenti così invidiabili? Arturo, il padre di Anna, è un delinquente. Spesso sparisce per giorni o settimane, lasciando la famiglia in miseria, per tornare improvvisamente, pieno di soldi e regali per i suoi figli e per la moglie Sandra. Francesca e la madre Rosa, invece, devono subire quotidianamente le scenate e le percosse dell’uomo di casa, Enrico, gelosissimo e iperprotettivo nei confronti della figlia. Le due amiche, per scappare dalla realtà di tutti i giorni, si scelgono, e promettono di starsi accanto per sempre, sperando di poter realizzare un giorno il loro più grande desiderio: andare in vacanza all’isola d’Elba. Ma una volta terminata l’estate, le due dovranno tornare a scuola, senza frequentare però per la prima volta la stessa classe, e la prospettiva di passare le giornate separate le spaventa. Inoltre, si sa, l’adolescenza è il periodo dei primi amori. E cosa succederà quando un sentimento tanto forte arriverà a infrangere i precari equilibri di due giovani così fragili?

Le tematiche sociali che questo libro affronta sono molte: povertà, emarginazione, violenza domestica, droga si contrappongono ai sogni di due adolescenti per cui la vita non è facile. Anche il tema dell’amicizia, dei turbamenti dell’età e della grande confusione che agita le due protagoniste, è ben trattato e introduce il lettore nell’universo di due giovani di provincia. Una delle caratteristiche di questo romanzo è l’attenta descrizione degli ambienti dove la storia si svolge; l’autrice ci porta nel quartiere popolare di Piombino, negli interni tutti uguali di case arroventate dal sole estivo. La povertà non è solo per le condizioni economiche dei protagonisti, la miseria anche umana e sentimentale contraddistingue gli adulti e tocca anche i più giovani. Le figure femminili, le madri Anna e Francesca sono donne senza più sogni né ambizioni, schiave di rapporti vuoti si consumano in una vita senza amore. La lettura è scorrevole, ma proprio per la portata dei temi affrontati, la trama si allontana dalle vicende delle due amiche, soffermandosi su figure e storie di contorno.

Nel complesso il libro mi è piaciuto molto, e lo consiglio a chiunque voglia immergersi per qualche ora nella provincia industriale toscana del 2001.

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Olga Viggiano

Silvia Avallone, Acciaio, Mondadori, 2010, pp 358

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