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Una disperata vitalità: John Green, Colpa delle stelle

Una disperata vitalità: John Green, Colpa delle stelle

 

Hazel Grace ha 16 anni e non si muove senza la bombola di ossigeno per un cancro alla tiroide, con metastasi ai polmoni, tenuto provvisoriamente sotto controllo da un farmaco miracoloso. Trascorre le giornate con i suoi genitori, guardando ininterrottamente talent show alla televisione, e rileggendo di continuo lo stesso romanzo. Ad un gruppo di supporto conosce Augustus Waters, intrigante compagno di sventura, che le trasmette l’energia necessaria per comprendere che la vita al di là della malattia non è persa per sempre, che è sempre possibile riacciuffare quel mondo che sembrava fuggito tra una chemio e l’altra. Augustus sconvolge l’esistenza di Hazel con la sua contagiosa vitalità, e le consente di realizzare il sogno della sua vita. Hazel e Augustus però, al contrario del Brutus di Shakespeare cui allude il titolo, hanno un peccato originale da scontare, una “colpa” scritta nelle loro stelle, e sono perfettamente consapevoli che il miracolo della loro relazione, il miracolo della loro stessa esistenza, comporta un alto prezzo da pagare.

The fault in our stars , quarta fatica dell’americano John Green, classe 1977, autore del fortunato Cercando Alaska, accanito presenzialista dei social network nonché vlogger su Youtube, è un romanzo che ha fatto molto parlare di sé. L’autore, infatti, ne ha annunciato il titolo ancora prima di iniziarne la stesura, promettendo una copia autografata ai futuri acquirenti. Risultato: il libro “virtuale” schizza ai vertici di tutte le classifiche di vendita.

Potenza dei social network, si è scritto in mezzo mondo, non risparmiando all’autore qualche goccia di veleno, imputandogli una sorta di “opportunismo” tecnologico.

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Quando il libro è uscito davvero, però, molti recensori hanno dovuto ricredersi: John Green ha ricompensato i suoi sostenitori con un romanzo memorabile, denso di pagine estremamente efficaci e ravvivato da due protagonisti che, sebbene lascino qualche perplessità sul grado di rappresentazione degli adolescenti reali (spesso i personaggi di Green appaiono molto colti, brillanti, e inclini ad una attitudine filosofica nei confronti dell’esistenza), affascinano il lettore per il loro particolare sguardo sulla realtà, cinico e umoristico nonostante tutto. Colpa delle stelle è un libro che, per il tema che affronta, non è facile iniziare. Lo stile di John Green, però, un tono che è contemporaneamente poetico, filosofico e umoristico consente di aggirare le sabbie mobili della retorica e della facile commozione. “I libri sul cancro fanno schifo”, afferma Hazel Grace, e Colpa delle Stelle , fortunatamente, non lo è. E’ semmai un libro sulla straordinaria forza dell’innamoramento adolescenziale, sull’amore per i libri e per la musica, su quella che Bertolt Brecht definiva l’arte più grande di tutte: l’arte di vivere.

MB

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