Luigi Ballerini, Myra sa tutto

“In fin dei conti, come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero? O che il passato è immutabile? Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo?” – George Orwell, 1984.

Per quanto la frase “Big brother is watching you” ci può sembrare distante e appartenente ad un altro mondo, in realtà non potrebbe essere più attuale. È facile studiare la storia a scuola sfogliando le pagine di un enorme manuale, come se contenessero racconti fantastici. È facile impararsi qualche data a memoria in occasione di un esame. Ciò che è realmente difficile è capire i meccanismi della storia stessa, e sapere che ciò che è avvenuto una volta può sempre riaccadere di nuovo. In un futuro non troppo lontano, potremmo ritrovarci schiavi di un sistema che noi stessi abbiamo creato fornendo inconsciamente informazioni. Prigionieri della nostra inconsapevolezza ed ignoranza.

In una realtà super tecnologica, in cui la privacy è praticamente inesistente, Myra è l’amichevole intelligenza artificiale senza la quale non puoi vivere, o almeno senza la quale credi di non poter vivere. Myra sa tutto di ogni singola persona: dai gusti personali alle passioni, dai caratteri positivi a quelli negativi, dai rapporti familiari alle relazioni con altre persone. Se si ha un problema, di qualsiasi natura, basta chiedere a Myra che fornirà subito la soluzione migliore. Non c’è più bisogno di pensare per trovare un rimedio. Non è più necessario ricordare. Tutto sarà più semplice e comodo, basta solo seguire i consigli di Myra e la vita sarà tranquilla e sicura. Eppure, in tutta questa sbandierata comodità, si cela qualcosa che non sembra così tanto affidabile e privo di problemi. A cosa serve veramente Myra: a facilitarci nella quotidianità oppure a controllarci? E tutte quelle informazioni che noi le diamo, dove vanno a finire? E soprattutto, a chi sono accessibili?

Queste sono solo alcune delle domande che attirano l’attenzione e la preoccupazione di Vera e di altri ragazzi. In una società in cui ogni singolo aspetto è controllato, in cui non esistono più i libri cartacei ma solo quelli digitalizzati, in cui il passato può essere modificato o addirittura cancellato; non è possibile restare inermi ad osserva. É necessario reagire, ed è per questo che Vera fa parte di un’organizzazione segreta per riacquistare la tanto amata libertà.

Vera cerca di integrarsi il più possibile e di seguire i consigli di Myra per sembrare una normale ed innocua adolescente. Tuttavia, per quanto possa odiare Myra, sarà proprio grazie a lei, e tramite una delle tante iniziative promosse per controllare la vita delle persone, che incontrerà Ale. Un ragazzo ingenuo e rispettoso delle regole, totalmente l’opposto di Vera. Eppure, nonostante le loro differenze, Vera sarà in grado di far cambiare idea ad Ale, ed insieme cercheranno di contrastare il sistema organizzando una ribellione.

Un libro meravigliosamente attuale, in grado di farci toccare con mano l’estrema pericolosità alla quale andiamo incontro. Si potrebbe definire un romanzo distopico, ma personalmente preferisco identificarlo come un romanzo profetico. Non siamo così distanti dalla realtà descritta da Luigi Ballerini. Attraverso questo romanzo, l’autore ci fa riflettere su una tematica fondamentale e per farlo inserisce il tutto all’interno di una scorrevole narrazione. Caratterizzata da originalità e continui colpi di scena, la trama presenta una struttura ben delineata ed ogni personaggio è caratterizzato da una profonda analisi psicologica, che favorisce una buona immedesimazione.