Samuel Miller, Siamo riflessi di luce

Vi è mai capitato di pensare o credere di conoscere veramente le persone che vi circondano? Gli amici e la vostra famiglia, ad esempio? I vostri genitori, gli zii, i nonni. Ecco, i nonni, che sono quelli che ci vedono nascere e ci accompagnano insieme ai genitori nella nostra infanzia, che ci insegnano più di tanti libri che studiamo a scuola, che ci insegnano a vivere.
Pensi di conoscere veramente qualcuno, hai la sensazione di capire così bene quella persona che credi che nella sua vita seguirà sempre, senza mai cambiare, una linea guida, un sentiero coerente col suo modo di fare e di essere.
“Non lo farebbe mai, non è da lei”.
“Come potrebbe?”.
“È sempre stato nello stesso posto per tutta la vita”.
All’uomo però è stato dato il dono dell’imprevedibilità e
Siamo riflessi di luce , primo romanzo di Samuel Miller, parla di questo, ma non solo. Parla di un viaggio , di un sogno di conoscere e ritrovare se stessi e l’altro.
Questa è la storia di Arthur Louis Pullman III, un giovane ragazzo che ancora non sa bene chi sia e che ancora viaggia per scoprire se stesso. Ma pur non sapendo la sua vera identità, con tutte le incertezze e i dubbi, è desideroso di riscoprire suo nonno, scrittore divenuto famoso per la pubblicazione del suo primo e ultimo libro e morto misteriosamente lontano dalla casa e dalla famiglia. Vuole conoscere la persona che era e che lui non conosceva. Ed è proprio questo mistero, che bene si coniuga col mistero di scoprirsi, che porta Arthur a salire su un treno, all’alba di un giorno, con l’ultima foto scattata insieme a suo nonno in tasca. Proprio quella partenza segnerà un nuovo inizio per lui e sarà l’alba di una nuova avventura.

“fotografia
di famiglia
arthur & timothy & arthur
& luce
troppo forte per vedere la fonte
domattina
ascolterò
domattina
sarò di nuovo a bordo del mio zephyr
lanciato verso elko
lanciato verso di te”

arthur louis pullman

Margherita Romiti