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I lettori ci scrivono: Lois Lowry, The Giver

I lettori ci scrivono: Lois Lowry, The Giver

Jonas è un ragazzo di dodici anni che vive in una comunità dove non esistono né emozioni né colori. I cittadini non hanno ricordi, non sanno come era il mondo prima di quella comunità, non conoscono la neve, la pioggia, il fuoco, i libri. 

Ogni anno i ragazzi della comunità devono partecipare a una cerimonia dove vengono assegnati nuovi ruoli che cambiano la loro vita. A dodici anni è il momento dell’ultima cerimonia dove a ogni ragazzo viene assegnato il suo lavoro , deciso dal consiglio degli anziani. A Jonas viene assegnato il ruolo di “Portatore dei ricordi”, un ruolo molto importante.

Non posso rivelare la storia altrimenti nessuno leggerebbe più il libro .

Questo libro mi ha fatto capire quanto siamo fortunati a non vivere in quella comunità . Tutto è prevedibile e deciso dal consiglio degli anziani. I cittadini non hanno nessuna libertà, possono solo attenersi a ciò che viene comandato. 

Mi ha impressionato il fatto che i cittadini non capiscano che è un mondo infelice, quello che per loro è la normalità . 

Non conoscono l’ amore, per loro è un termine superficiale e antiquato. Non conoscono la parola morte , ma la parola “scaricare”. Quelli da scaricare vengono decisi dagli anziani. Entrano in una stanza e spariscono, ma non sanno che in realtà vengono uccisi. Non sanno l’orrore che si cela dietro alla porta dove vengono scaricati.

Lo stile dell’autrice è molto particolare .Tutti i capitoli si concludono con un colpo di scena o un’ informazione toccante. L’autrice sceglie un finale che non è un finale, il lettore può immaginarlo a suo modo. Così il lettore ha molta libertà e diventa lui stesso autore.

Il personaggio più misterioso è il “Donatore dei ricordi” che si occupa di trasferire a Jonas tutta la sua saggezza; questo comporta molte sofferenze, perché il Donatore si prende carico non solo dei ricordi felici ma anche di quelli dolorosi che la società non vuole avere per non soffrire.

I personaggi più assenti nella vita di Jonas sono i suoi genitori, sembra strano per noi che viviamo in una società diversa. I suoi genitori non si interessano all’addestramento di Jonas, non si preoccupano di come si sente. Lo ignorano e pensano che tutto vada bene senza problemi. Tutto questo disinteresse è presente perché non esiste  l’amore.

Ogni parola che si legge di questo libro riporta alla mente la bellezza del nostro mondo. Questa lettura è adatta per chiunque si lamenta di un mondo non giusto .

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Nella vita esistono molti “Donatori di ricordi” e capisco perfettamente quando il donatore si sente  triste e soffre perché vedo nei suoi occhi la mia sofferenza quando mi donano ricordi dolorosi .

L’autrice vuole lanciare un messaggio molto significativo: se non ricordiamo non possiamo essere liberi; per questo è così vitale ricordare tutto quello che è accaduto.

Se non conosciamo il passato non potremo mai essere liberi nel futuro.

“Quando non hai ricordi, la libertà è un’illusione”.

Pietro Facchetti

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